"Faccio i bagagli e cerco una casa in affitto a Londra per viverci. Mi ci trasferisco con Carla e Penelope. Non ci sono leggi, in Italia, che mi garantiscano cosa succederebbe a Penelope se me ne andassi in cielo. Quindi me ne vado in questo Paese, l’Inghilterra, dove sono rispettata nei miei diritti umani di mamma, e dove registro anche i miei dischi da trent’anni. Faccio l’unione civile con Carla e la stepchild adoption, perché adesso è questo l’unico vero nucleo familiare di cui posso fidarmi", racconta nel libro.
Gianna Nannini lo ribadisce al quotidiano. Sposa Carla con un'unione civile, e fa la stepchild adoption per la figlia Penelope. "Londra è tutto il mondo, tutti i colori diversi che stanno assieme, ma gli inglesi sono sempre stati 'brexit'", ammette.
Poi precisa: "Ho scelto di vivere qui perché così mia figlia Penelope cresce senza preconcetti. Ho pensato di darle garanzie e rispetto. Allora da noi non c’erano nemmeno le unioni civili, figuriamoci la stepchild adoption".
Gianna Nannini ha voluto fortemente Londra. Sposa la compagna Carla e fa la stepchild adoption per la piccola Penelope che a novembre prossimo compirà 7 anni. La 61enne però ha nostalgia dell'Italia. “Mi manca la mia terra. Mi manca il mio vino. Tornerò prima o poi per vivere questo lato legato alla natura”, confessa.
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